lunedì 4 marzo 2013

La guerra in Vietnam


Una delle fissazioni americane più discusse è il vanto di aver fatto la guerra in Vietnam. Dal 1961 al 1973, in un luogo semi selvaggio dell'Asia di cui molti soldati americani sono morti non per le sparatorie, ma per i pericoli della natura: morsi da serpenti velenosi, sbranati da animali feroci, avvelenati da punture di zanzare e scorpioni, inghiottiti da sabbie mobili, e pochi per essere stati sparati o bombardati.
Gli americani volevano dare fine alla dittatura comunista in Vietnam facendola diventare una democrazia com'è adesso. I Nordamericani hanno sempre il vizio di occuparsi nuove terre e di avere le altre nazioni tutte per loro.
Una donna molto famosa vissuta in quel periodo è Kim Puc, diventata famosa grazie ad una fotografia icona dell'infanzia negata, ora Kim Puc è una delle tante ambasciatrici dell'Unesco in U.S.A., che lei stessa ripudia la guerra perché l'ha vissuta.
Durante la guerra in Vietnam, negli Stati Uniti governava John F. Kennedy che pure lui partecipò, ma non in prima persona, mandò gli altri a combattere per lui, e aveva conquistato il Vietnam del nord in 40 giorni.
Il 1° agosto 1964, quattro caccia bombardieri hanno attaccato la zona nord del Vietnam, colpendo il villaggio di Naom Cam e Noam Den.
iniziato il 1974, delle navi americane si scontrarono fra di loro  nel golfo del Tonchino.
Nel 30 aprile 1975 finì la guerra in Vietnam lasciando 60.000 morti e mandando gli americani nella loro nazione senza neanche un pugno di mosche, una guerra inutile che non ha concluso niente, solo che ora il Vietnam non è più comunista, comunque era anche per interessi economici.

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