giovedì 14 marzo 2013

Grande vuol dire bello

I nord Americani amano le misure sproporzionate, per essere bello devono essere esageratamente grandi, esageratamente alte ed esageratamente pesanti.
Gli Statiunitensi amano essere loro i più alti o i più grossi, o di grassezza oppure di muscolatura.
Molti di loro fanno al gara a chi ha più muscoli o a chi ha qualche oggetto esageratamente grande, o chi ha una parte del corpo esageratamente grande o lunga. I migliori li sono considerati quelli che si fanno crescere unghie, capelli, baffi, barba o che hanno una parte del corpo molto grande ed ecco che arrivano tanti scemi che li vogliono vedere, con chi le misura e chi le inserisce in un libro che io da ragazzino ne andavo voglioso, il libro dei record. Anche ora lo compro, ma solo per vedere chi è stato il primo film, o il primo cartone animato o il primo cortometraggio, o l'ultimo sopravvissuto ad un qualcosa. La Giunness World Record è nata per non far abbattere chi è nato con qualche anomalia, sono persone deformi o con una malattia rara che giocano con i loro difetti e le mostrano a tanti coglioni che li osservano con occhi spalancati, e i detentori di record iniziano a credersi come degli eroi e fanno a gara a chi ce l'ha più lungo, avete capito bene, quella parte del corpo la, o chi ha un seno enorme, molte donne guardando chi ha il seno naturale sproporzionatamente grosso e pesante e ride e scherza con tutti, allora per invidia si fanno ingrossare il seno artificialmente, o si fanno impiantare il silicone dive non serve: zigomi, fronte, palpebre, mento, ginocchia, gomiti, ecc. per loro essere sproporzionato vuol dire essere bello, perché se sei sproporzionato tutti ti guardano ed è bello essere guardato.
Anche malattie come l'obesità o il gigantismo vengono premiate, ma solo per evitare che si abbattono, forse.
Anche i grattacieli, c'è una voglia morbosa a formare un grattacielo molto più alto di quello che è già enorme, solo per soddisfare tante pecore-uomini che amano avere sempre cose grosse, pesanti ed ingombranti, poveri a loro.

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