domenica 8 settembre 2013

La sete di dominio degli Yankes

Come tutti noi sappiamo, gli Stati Uniti d'America si sono formati dal 1773, inizialmente solo i primi tredici stati della zona est, oggi sono cinquanta stati, ma sempre formati da altre nazioni, in maggior parte inglesi e tedeschi, poi si sono aggiunti gli schiavi neri, gli ebrei, gli italiani e gli ispanici.
Oggi, il popolo americano, o più precisamente il governo americano non si è ancora accontentato dei cinquanta stati che compongono la loro nazione, vogliono avere tutto il mondo nelle loro mani, ad esempio i ricchi petrolieri arabi, hanno al colpa di essere ricchi e il denaro fa venire le farfalle allo stomaco al nostro caro zio Sam, quindi gli stati arabi sono il nemico degli americani, e non solo gli stati arabi, anche l'intera Africa, ricca di petrolio, di oro, di argento, di carbone e di milioni di minerali che costano una fortuna. per questo gli americani che fanno? dichiarano guerra ai popoli africani? No, fanno credere a noi brava gente italiana che poveretti i negri stanno male, che poverini stanno soffrendo la fame e li dipingono come gente ignorante e povera, tutte scemenze, i popoli africani hanno una loro cultura che si tramanda oralmente e non hanno bisogno di scuole, vietato costruire scuole in Africa, non hanno bisogno nemmeno di soldi, e neppure di banche, che gli americani fanno credere che ne hanno bisogno. Gli africani non hanno bisogno del loro sporco denaro, hanno già le loro ricchezze.
Cosa fa credere il governo italiano a noi comuni mortali? Fa credere che gli africani hanno bisogno del nostro aiuto, io sono contrario alle scuole in Africa e sono contrario alle banche in Africa, voglio che l'Africa rimanga un continente privo di civiltà, viva gli incivili!
Sono contrario all'immigrazione, sono contrario alla clandestinità, sono contrario al razzismo, i negri se ne devono stare al proprio posto, non è giusto che vengono da noi, gli Americani non devono guadagnare niente, quanto vorrei che gli Stati Uniti declassassero, che diventino poveri, peggio dell'immaginario terzo mondo.

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