Da sempre, negli Stati Uniti d'America, molti negri vengono uccisi da poliziotti, benzinai o altra gente comune.
L'afroamericano è sempre visto come una persona pigra e svogliata, quando è possibile li sparano scambiandoli per ladri, o forse per il semplice gusto di toglierli di mezzo. Non ho nulla contro le diversità razziali, siamo tutti terrestri.
Comunque un afroamericano ha più vita sociale di un negro in Italia. Questo lo vedo nei film, telefilm e dalla sitcom animata The Cleveland show. Però mi mette in dubbio che molti sparano a giovani e giovanissimi afroamericani scambiandoli per dei ladri, non saprei se è solo un modo per giustificare la loro cattiveria ed odio razziale.
Tempo fa, in televisione, si faceva uno spettacolo di record mondiali, e fra tanti record c'era un record molto particolare, la protesi cranica più estesa al mondo, una vera calotta di silicone duro che fungeva da tre quarti di cranio, ed il detentore del record è un ragazzo afroamericano di religione musulmana che è stato sparato alla testa dal suo datore di lavoro, un benzinaio caucasico che giustificandosi ha detto che era notte e lo ha scambiato per un ladro. Questo ragazzo afroamericano è ancora vivo, ha una protesi cranica ed è pure laureato. Il medico chirurgo che lo ha operato lo ha stimato molto è lo ha benvoluto come un figlio. Il loro rapporto è andato al di sopra del normale rapporto medico - paziente.
Tempo fa, un reverendo famosissimo di nome Martin Luther King ha lottato pacificamente contro questa forma di razzismo molto famosa in tutto il mondo, facendo la marcia della pace a Selma, un comune nella contea si Dallas, in Alabama che p capoluogo di questa contea. La marcia venne fatta su un ponte assieme a tanti afroamericani contro il volere dell'allora presidente degli U.S.A. che inventava scuse per non interessarsi di questa uguaglianza fra popoli.
Per molti Martin Luter King è un eroe, un mito, un esempio da seguire. Ultimamente hanno fatto pure un film dedicato a questo reverendo molto coraggioso. Il titolo è Selma, di cui mostra proprio le sue intenzioni ed il suo famoso sogno che era quello dell'uguaglianza fra tutti i popoli.
Il suo motto è I have a dream, ovvero ho un sogno.
Un tempo erano divise le fontane dei caucasici e le fontane degli afroamericani, i posti in poltrona teatrali per caucasici e per afroamericani, anche i pullman erano divisi, e questo a Martin Lutter King non piaceva affatto, per questo fece una marcia pacifista per combattere contro al razzismo.
fece pure una marcia pacifista per difendere anche gli operatori ecologici caucasici e quelli negri per i diritti umani, quindi voleva la vera uguaglianza, che non è quella che desiderano i massoni, che intendono l'uguaglianza come un renderci pecore di un gregge, lui voleva la vera uguaglianza, che ogni individuo deve essere giudicato individualmente e siamo tutti persone.
Ancora oggi, Barak Obama, ha ricordato questo mito, marciando pure lui su questo ponte a Selma, assieme ad una gran parte di americani, in maggior parte afroamericani.
Barak Obama aveva solo tre anni nel momento in cui Martin Luther King ha marciato a Selam per i diritti umani, oggi lo stesso ricorda pure i diritti degli omosessuali come una nuova frontiera e difende le nozze gay.
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