Dagli inizi degli anni sessanta, inizialmente dalla California che gli immigrati che vennero da ogni parte del mondo, soprattutto vennero dall'Europa anglosassone, inventarono lo sport spericolato dello skateboard. Sappiamo che non è l'unico, se andate a leggere gli altri articoli parlo pure del bese jumping, ma questo è un argomento vecchio. Molti giovani e soprattutto adolescenti o meglio teen ager, come amano essere definiti loro, vanno correndo con un pezzo di legno sotto i piedi con sotto quattro rotelle e corrono come matti sentendo l'adrenalina pura ed il soffio del vento.
Molti di loro lo hanno fatto diventare un vero e proprio sport, corrono pure sulle ringhiere e sulle scale, incuranti di chi possano trovare.
Chi guida questo pezzo di legno su rotelle in poliuretano, successivamente in gomma tenute da bulloni in alluminio è detto skater. Chi lo pratica voleva praticare una specie di surf su strada, non potendosi permettere di andare sui mari a farlo.
Allora nacque lo sport idiota dello skateboarding che tutti i giovani teenager lo praticano.
Le ruote inizialmente erano di poliuretano, poi vennero sostituite dalla gomma, che è meno costosa e più rumorosa, dato che per i giovani le cose rumorose sono le più belle.
Guarda caso, nel 1977, chissà perché gli italiani hanno copiato il mito americano dello skateboarder, andando pr le strade di Milano con casco in testa e cuscinetti alle ginocchia ed ai gomiti passando anche davanti a vigili urbani incuranti e divertiti da questa novità.
Oggi questo sport è praticato pure dalle donne. Oggi si parla di skateboarder freestyle, di cui lo praticano ad ogni età e di ambo sesso, e vengono pure ben pagati, non solo è uno sport, per gli americani, è uno stile di vita. Pure Bart Simpson, personaggio dei cartoni animati de I Simpson lo pratica qualche volta.